Famiglia irachena di 11 persone sterminata da fuoco USA

Baghdad - Durante un'operazione militare condotta dagl Stati Uniti nel nord dell'Iraq, una famiglia di 11 persone è stata uccisa. A denunciare l'accaduto sono alcune fonti della sicurezza irachena citate dall'agenzia locale Aswat al Iraq.

Tra le undici vittime anche donne e bambini. Le fonti hanno dichiarato: "Le forze irachene hanno trasportato all'obitorio di Mosul 11 cadaveri che erano stati messi in sacchi di nylon dai militari americani".

Un portavoce della forza multinazionale (Mnf), al-Miqdad Jibrail, ha detto di non essere, però, a conoscenza della vicenda.

Zanjili: uccisi 4 civili

4 civili sono stati uccisi e altri 6 feriti durante un attacco da parte di uomini armati sconosciuti a un funerale nella cittò di Zanjili.




Ramadi: uccisi due poliziotti

Due poliziotti iracheni sono stati uccisi a Ramadi con colpi di arma da fuoco durante un attacco alla locale caserma di polizia.




-Kurdistan/ Aviazione militare turca colpisce basi Pkk in Iraq

Ankara, 5 ott. (Ap) - Tutti gli apparecchi sono tornati alle loro basi e "ogni precauzione è stata presa per evitare vittime civili", si legge nel comunicato.

In precedenza le forze armate turche avevano accusato i dirigenti della regione autonoma del Kurdistan iracheno di aiutare i ribelli curdi del Pkk che si rifugiano in territorio iracheno.

"Non solo non abbiamo alcun sostegno da parte dell'amministrazione curdo-irachena, ma questa fornisce ai ribelli delle infrastrutture come ospedali e strade", aveva affermato il vicecapo di stato maggiore dell'esercito turco, Hasan Igsiz.

Secondo Ankara migliaia di militanti del Pkk troverebbero rifugio nelle zone montagnose irachene al confine con la Turchia, da dove lancerebbero attacchi contro le truppe turche: l'ultimo, avvenuto venerdì scorso - e condannato dal presidente iracheno, il curdo Jalal Talabani - ha causato la morte di 15 militari turchi e 23 ribelli curdi.




Nuovo capo missione Lega Araba domani a Baghad

Il cairo, 5 ott. (Ap) - Il diplomatico egiziano Hani Khallaf, nominato a luglio alla testa della missione della Lega Araba in Iraq, ha reso noto oggi che si trasferirà domani nella capitale irachena per prendere servizio a tutti gli effetti.

Subito dopo la sua nomina, nei mesi scorsi, Khallaf aveva già effettuato diversi viaggi a Baghdad per preparare il suo insediamento.

Ex viceministro degli esteri, Khallaf ha svolto a lungo anche le funzioni di rappresentante permanente dell'Egitto presso la Lega Araba. Khallaf prende il posto del marocchino Mokhtar Lamani, che si era dimesso nel gennaio 2007 lamentando la mancanza di "visione" del mondo arabo sulla crisi irachena.




Turchia: l'esercito accusa l'Iraq di aiutare i ribelli

L'esercito turco ha accusato oggi i dirigenti della regione autonoma del Kurdistan iracheno di aiutare i ribelli curdi turchi, trincerati tra le montagne dell'Iraq settentrionale. "Non solo non abbiamo alcun aiuto dall'amministrazione del nord dell'Iraq - ha dichiarato il vice capo di stato maggiore, generale Hasan Igsiz - ma essa fornisce (ai ribelli) le infrastrutture, come gli ospedali e le strade". Anche le autorità politiche turche accusano l'amministrazione del Kurdistan iracheno di non agire con sufficiente decisione contro i ribelli del Pkk (Partito dei lavoratori del Kurdistan).